Stai scrivendo la tua tesi di laurea o stai per iniziare il tuo progetto di tesi? Bene, allora sei nel posto giusto! In questo nuovo episodio ti darò i consigli fondamentali che ti serviranno per vivere al meglio questo periodo!
Chi ben comincia è a metà dell’opera
Finalmente ce l’hai fatta! Dopo mesi e mesi di studio per la preparazione degli esami, è giunto il momento di chiedere la tesi. Che tu stia affrontando (o in procinto di affrontare) la tesi triennale, magistrale o di dottorato, poco importa. Ognuna di queste fasi ha un profondo impatto sulla tua carriera accademica.
Non amo molto i “detti” o “o i proverbi”, perché difficilmente riscontrabili nella vita di tutti i giorni. Devo ammettere, tuttavia, che la frase “Chi ben comincia è a metà dell’opera” rappresenta per me una vera e propria eccezione. Pianificare e organizzare i primissimi passi di un progetto lavorativo e di studio, mi ha sempre aiutato più di quanto io stessa avessi potuto credere.
Come in tutte le cose della vita, anche l’inizio della tesi è sicuramente uno dei momenti più esaltanti del percorso di studi; si tratta di una nuova avventura, una corsa ad ostacoli e sicuramente di non breve durata. Se stai leggendo questo post sicuramente ti riconoscerai in una di queste situazioni:
stai per iniziare la tua fase da tesista (triennale, magistrale, dottorato)
hai già cominciato il tuo periodo di tesi ma ti senti bloccato/a
In entrambi i casi, capita spesso di fare degli errori a causa della fretta (la voglia di iniziare!) e dello stress (la necessità di voler concludere).
Conosco bene queste sensazioni e le esperienze vissute mi hanno confermato nel tempo l’importanza di fermarsi e riflettere sui passi da compiere.
Come affrontare al meglio il periodo della tesi: le 5 regole d’oro
Come promesso nell’ introduzione, in questo post voglio condividere con te le 5 regole d’ oro per vivere il periodo di tesi nel migliore dei modi. Ho deciso di “parlare” direttamente con te tramite la registrazione di una puntata podcast; una chiacchierata (di circa 12 minuti).
Ecco le cinque regole d’ oro commentate nella puntata podcast:
1- Inizia a scrivere il prima possibile (cartaceo o digitale, meglio digitale)
2- Stabilisci un modello organizzativo
3- Fai delle sessioni retrospettive di review per l’organizzazione
4- Non avere paura dei periodi di blocco
5- La tesi come periodo di formazione
Bene, a questo punto ti lascio alla registrazione! Sempre qui nei nel post ti lascio i link di approfondimento che ti ho accennato durante la chiacchierata 😉
Approfondimenti
Dietro la parola “tesista” ci sono tante realtà: giovani neolaurandi, genitori, professionisti che si rimettono in gioco e decidono di intraprendere un percorso accademico in età più adulta.
Sarebbe impossibile approfondire in modo adeguato ogni singola situazione, ho voluto comunque affrontare nel dettaglio alcune delle categorie descritte. Ecco blog post e interviste a professionisti di rilievo che che hanno voluto condividere con noi la loro esperienze:
Ti senti bloccato? Ecco il blog post per aiutarti a ripartire alla grande
Vorresti fare un dottorato di ricerca ma ti senti ormai “fuori” dal mondo accademico? Ascolta l’intervista al Dr. Matteo Broggi, vice-direttore all’istituto per il rischio e affidabilità all’università di Hannover.
Bene, io per ora mi fermo qui! Spero che questi piccoli consigli e i post di approfondimento ti abbiamo dato la giusta grinta!
Io intanto ti invito a seguire lo show podcast di metodiestrategie su Spotify , iTunes e la pagina Facebook per aggiornamenti sul blog.
Hai una domanda? Scrivimi a info@metodiestrategie.com
Devi fare un esame in poco tempo e stai cercando un metodo per accorciare i tempi di apprendimento? Si parla spesso sul web di “lettura veloce” e di come questa possa essere utilizzata come un valido metodo di studio per il superamento degli esami.
Non ho nulla contro lo “studio flash” e il superamento di esami in tempi record. Tutti durante il periodo universitario abbiamo avuto ad un certo punto la necessità di correre. Tuttavia, se ti senti sempre in stato di stress e con “l’acqua alla gola”… fermati per un istante e chiediti: devo davvero correre?
Oggi parliamo di strategie di lettura insieme a Silvia Gilardi, ghost writer e fondatrice del sito www.revisible.it.
La velocità come stile di vita
Siamo ormai talmente abituati a correre che molto spesso non ci chiediamo perché lo stiamo facendo e dove vogliamo andare. La velocità è diventato uno stile di vita e per molti studenti una necessità. Tenere il passo dei ritmi universitari non è semplice. Le sessioni di esami sono brevi, i test si accavallano e la riforma accademica del 3 +2 ha sicuramente provocato un forte impatto nella vita degli studenti universitari.
Quante volte ti sei sentito con l´”acqua alla gola” durante la preparazione di un esame? Le giornate sono poche ma le pagine da leggere e studiare sono sempre tante.
Può capitare di dover rischiare, di dover per forza preparare un esame in poco tempo e di sperare che la dea bendata ci venga in soccorso. Non c´è nulla di strano o di sbagliato. Il problema arriva nel momento in cui questa necessità diventa un´abitudine, uno stato di fatto che accompagna tutto il percorso universitario.
Acquisire informazioni in modo veloce, infatti:
non dà la possibilità di rielaborare un concetto
non preparare ad affrontare la fase di scrittura della tesi in modo adeguato
Le lacune concettuali accumulate (nonostante il superamento degli esami) e l´assenza di un metodo di studio adeguato, si pagano a distanza di tempo.
PS: Sei in fase di scrittura della tesi? QUI un articolo di approfondimento che fa per te!
La verità è che quando si studia per un esame non bisogna ricordare per forza tutto. Imparare a consultare il materiale accademico in modo critico è essenziale.
Come ti dicevo nell’introduzione, abbiamo ampliato questo concetto con Silvia, giovane ghostwriter che in una precedente puntata ci ha raccontato come ha trasformato la sua passione per la scrittura in un lavoro (QUI l’intervista per approfondire).
La lettura, così come lo studio, ha i suoi tempi. Efficienza non significa necessariamente “corsa”. Nella nostra chiacchierata ti abbiamo dato dei punti di riflessione da cui poter partire per un nuovo inizio, senza stress e con la soddisfazione di gioire del percorso.
Ecco i punti discussi con Silvia:
Differenza fra lettura per piacere e lettura per studio
Lettura su libro cartaceo vs lettura su Kindle
Uso dei colori e memorizzazione
Lettura e fase di editing di un elaborato
L´importanza della struttura di un libro accademico
Bene, a questo punto ti lascio alla nostra chiacchierata 🙂
In fondo alla pagina, ti ho inoltre fatto la lista dei libri consigliati da Silvia.☺️
Non hai tempo per vedere la puntata? Ascoltala comodamente in versione podcast! 🙂
Ecco l’audio dell’intervista! Puoi trovare questa ed altre intervista a tema “Università” anche su Spotify (QUI )e iTunes!
Sei appassionato anche tu di scrittura e vorresti trasformarla in una fonte di guadagno? Bene! ti consiglio di guardare la prima intervista fatta a Silvia! Scopri il suo percorso professionale e lasciati ispirare! QUI il link dell´intervista.
Imparare a scrivere: libri consigliati da Silvia
Story – Robert McKee
Storie che incantano – Andrea Fontana
Il mestiere di scrivere: esercizi, lezioni, saggi di scrittura creativa (Super ET) (Italian Edition) – Raymond Carver
On writing – Stephen King
Fare blog – Daniele Imperi
Io spero che i nostri consigli ti siano stati utili! Sei anche tu all’università? Vorresti magari fare un dottorato di ricerca ma non sai esattamente di cosa si tratta? Sei nel posto giusto!
Ascolta le interviste podcast fatte a ricercatori e manager per comprendere i pro e i contro di un dottorato.
Devi scrivere la tua tesi di laurea ma ti senti bloccato? Ti senti confuso, scoraggiato e sei in preda all’ansia? Non preoccuparti! In questo post troverai le informazioni che ti servono per ripartire alla grande!
Quando la tesi diventa un incubo
Per tutti coloro che stanno cominciando l’università, scrivere la tesi di laurea è un punto di arrivo. Si guarda a questo obiettivo con sorriso, perchè scrivere la tesi significa salire il gradino che precede la laurea. Una volta raggiunta la tanto sospirata meta, tuttavia, le cose cambiano. Si scopre, infatti, che scrivere la tesi di laurea è molto più complesso di ciò che ci si aspettava. Scegliere l’argomento, chiedere al professore giusto, barcamenarsi (spesso da soli!) nella raccolta dei dati….sono solo alcune delle problematiche che bisogna affrontare.
Molto spesso le cose si complichino ulteriormente in fase di scrittura.
Scrivere una tesi di laurea è un lavoro lungo ed impegnativo. La forza di volontà a volte non basta e non di rado (purtroppo) la scrittura della tesi può trasformarsi in un incubo. Conosco quella sensazione di impotenza davanti ad un foglio bianco, una frustrazione che mi ha accompagnato sia nella scrittura della tesi magistrale che del dottorato di ricerca. Ansia, stress, insonnia….come dimenticare quei giorni lunghi ed interminabili?
Mi capitava di sedermi, provare a buttare giù qualche frase…ma NIENTE! Dati sperimentali, articoli scientifici letti, appunti, schemi, insomma…avevo fatto tutto ciò che pensavo fosse il necessario; a quanto pare non bastava. Ecco che arriva la sera e con essa la fatidica certezza di aver concluso poco o niente!
Oggi, a distanza di anni, ho rielaborato il percorso affrontato sia durate la tesi di laurea magistrate che del dottorato. Ho capito gli errori, i passi vincenti e ho approfondito la conoscenza di alcuni concetti metodologici che sono sicura ti interesseranno.
Come diceva Nelson Mandela “Tutto sembra impossibile finchè non viene realizzato”. Non scoraggiarti e considera che questa fase di blocco fa parte del percorso 🙂
Se hai raccolto tutti i dati, conosci la letteratura scientifica del tuo argomento di tesi, questo post è per te! Ti darò alcuni consigli pratici che ti serviranno per ripartire alla grande! Cominciamo 🙂
1- Fai pulizia
Il disordine e l’accumulo di dati, grafici, tabelle, sparsi qua e là nel computer è uno dei maggiori problemi che spesso affligge gli studenti; soprattutto durante la stesura della tesi.
La scrittura della tesi è il risultato di un progetto lungo mesi e (nel caso del dottorato) di anni. Avere materiale sparso qua e là è una consequenza. Presi dalla fretta e dalla frustrazione di dover scrivere, spesso non ci si accorge di vivere nel completo CAOS.
Disordine attorno a noi, si riflette in automatico sulla nostra mente.
Se ti senti confuso e ansioso fermati un attimo e prova a rispondere a queste semplici domande:
Dove hai salvato gli ultimi dati raccolti?
Ne hai fatto una copia? Se si, dove sono?
Sai dove sono le immagini da aggiungere alla tua tesi?
Referenze e letteratura: come le hai catalogate?
Sei hai perso più di 2 minuti nel rispondere a questa domanda, la prima cosa da fare è fare ordine. Prenditi un hard disc esterno e “buttaci” dentro tutti i dati e le cartelle che sono in giro nel tuo computer e che hanno a che fare esclusivamente con la tua tesi. Non eliminare nulla e buttaci dentro TUTTO, anche presentazioni o tabelle che per il momento ritieni inutili o di cui non ricordi minimamente l’origine.
Hai qualche cartella o file che ritieni sia particolarmente importante? Hai nel desktop presentazioni power point, appunti che non vorresti perdere neanche per tutto l’oro del mondo?
Perfetto! Salva tutto nel tuo hard disk esterno creando una cartella con scritto “importante”.
L’obiettivo di questa fase è quella di “creare spazio” sia fisico/digitale che nei tuoi pensieri.
2- Qualità vs Quantità
Fatto questo lavoro, chiudi in computer, distraiti e datti del tempo libero. Hai poco tempo a disposizione? Credi che dovresti rimanere con la testa bassa a scrivere? Non importa….esci!
Adesso che hai in qualche modo ripulito scrivania, mente e computer imponiti di puntare di investire il tuo tempo in qualità.
Sai bene che stare seduto di fronte la scrivania per ore e ore non sempre porta risultati. Prova a cambiare le tue abitudini e cerca di valutare in modo obiettivo in quale momento della giornata sei più produttivo.
A tal proposito ho fatto un post relativo al ciclo sonno-veglia e all’impatto che essa ha sull’efficienza (QUI il link)
3- La mia tesi: una storia da raccontare
A questo punto prendi un foglio bianco ed una penna. NON usare il computer…avresti la tentazione di sbirciare 🙂
Prova a pensare alla tua tesi come ad una storia da raccontare e prova a fare brainstorming. Qual’è il massaggio/concetto che vuoi esprimere nella tesi? Quali sono le nozioni e il ragionamento che supportano la tua storia? Quali sono i punti che dovresti approfondire?
Se non riesci a scrivere, se credi che i paragrafi che stai scrivendo siano troppo frammentati e disconnessi l’uno dall’altro, fermati. Considerando che una frase frammentata è lo specchio di un pensiero frammentato, prova a fare ordine fra i tuoi pensieri.
A tal proposito ho preparato un piccolo eserciziario da completare; un punto di partenza che potrà ispirarti:
Entra anche tu nella libreria virtuale di metodi e strategie e scarica gratuitamente l’eserciziario! (QUI il link).
3- Esponi la tua storia
Non c’è cosa più difficile che spiegare in modo semplice un argomento complesso e specifico. Adesso che hai finito il tuo eserciziario e hai individualizzato il concetto chiave della tua tesi, prova ad esporlo ad altri in modo semplice.
Chiedi ad un amico, un parente, a qualsiasi persona che non abbia minimamente idea del tuo progetto di ricerca.
In questa fase la parola d’ordine è DIVERTIMENTO!
Ebbene sì, in fase di scrittura capita spessissimo di sentirsi imprigionati negli schemi, costretti a pensare esclusivamente in termini di “paragrafi” o “capitoli” da dover completare. Purtroppo, la staticità di questo modo di pensare rende il lavoro della scrittura pesante, noioso e (peggio ancora) si perde la creatività.
Coinvolgere altre persone in questa fase, creerà nuovi ponti di comunicazione fra te e tutti coloro che deciderai di avere accanto. Ti sentirai meno solo ed avrai la possibilità di capire megliuo quali concetti devi approfondire e su quali puoi sorvolare.
4- Da dove cominciare a scrivere
Ma a questo punto arriviamo a uno dei maggiori crucci. Da dove cominciare a scrivere?
C’è chi propone di cominciare dai risultati, chi dai materiali e metodi, e altri ancora che propongono di cominciare da qualsiasi punto ma NON dall’introduzione.
La verità è che non credo esista una regola o un approccio che sia migliore di altri. Dipende da:
argomento che stai trattando
la tua conoscenza e il livello di “confidenza” che hai suji concetti chiave
dal tuo personale modo di esprimerti attraverso la scrittura (preferisci presentare i concetti tramite immagini? Schemi? Tabelle?)
Cosi come ti ho accennato in precedenza, anche in questo caso non ragionare troppo in temini di capitoli. Ragiona più che altro in termini di “blocchi di informazioni” e di come questi sono collegati gli uni agli altri.
Parti da ciò che conosci meglio, senza essere troppo critico con te stesso e con la consapevolezza che ciò che scrivi all’inizio non è ciò che consegnerai al tuo supervisore.
“La chiave del successo è di cominciare prima di essere pronto”, una frase di Marie Forleo che ho letto qualche giorno fa su internet. Una bella forma di incoraggiamento con cui concludere questi post.
Bene, io spero che questo post ti abbia aiutato!:-)
Se hai domande scrivimi a info@metodiestrategie.com
Segui anche lo show podcast di metodiestrategie su spotify e iTunes per ulteriori approfondimenti! 🙂
Sei interessato alla ricerca scientifica e vorresti farne parte? Hai sentito parlare dell’associazione Marie Curie ma non sai di cosa si tratta? Sei nel posto giusto! In questo post ti darò tutte le informazioni di cui hai bisogno!
Marie Curie Actions
L’associazione Marie Curie Alumni è un network che connette ricercatori che lavorano o hanno lavorato per un progetto sovvenzionato dalla comunità europea. Attraverso l’emissione di borse di studio (chiamate Marie Curie Actions), la commissione europea finanzia progetti di ricerca per la promozione dell’innovazione scientifica e tecnologica all’interno della comunità europea. Queste borse di studio sono destinati a diversi livelli di carriera, partendo dal dottorato di ricerca.
Ecco un simpatico video animato (in lingua inglese) che ti da un quadro generale sulle Marie Curie Actions 🙂
Come ti accennavo, i finanziamenti Marie Curie sono accessibili partendo da diversi livelli di carriera. Se hai appena finito l’università ti interesserà sicuramente avere qualche informazione in più sulle borse di studio relative al dottorato di ricerca. In questo caso hai la possibilità di poter accedere ai prestigiosi progetti ITN (Innovative Technology Network). Sono grandi progetti multidisciplinari che coinvolgono generalmente da un minimo di 3 fino 10 o più beneficiari fra università, centri di ricerca ed aziende private.
Gli obiettivi dei progetti ITN sono sostanzialmente due:
Trasformare competenze scientifiche in prodotti o servizi per il benessere economico e sociale
Promuovere la formazione di giovani ricercatori attraverso specifici programmi di training e/o di dottorato
I progetti ITNs comprendono 3 diversi tipi di programmi formativi e sono:
European Training Networks (ETN)
European Industrial Doctorates (EID)
European Joint Doctorates (EJD)
Ognuno di essi offre alti livelli di preparazione grazie alla supervisione e alla cooperazione delle istituzioni facenti parte dei progetti. Parte essenziale di questi programmi di formazione, sono inoltre la cooperazione con le aziende private. Grazie al contatto diretto con il mondo industriale e con il business, infatti, i giovani coinvolti acquisiscono aggiuntive competenze di tipo manageriali e di comunicazione scientifica.
Vuoi sapere di più e conoscere l’esperienza diretta dei ricercatori Marie Curie? Segui le puntate di MetodieStrategiePodcast! Fra le interviste, ti consiglio di ascoltare la puntata #10 (in lingua inglese) fatta con Ruben Riosa, giovane italiano coinvolto nel progetto Marie Curie MANNA
Gli studenti coinvolti in questi progetti vengono formalmente definiti ESR (Early Stage Researchers) e si riferisce a tutti i ricercatori con una esperienza non superiore ai quattro anni e privi del dottorato.
Se anche tu vuoi diventare un ESR e far parte di uno di questi programmi di ricerca, ti consiglio di visitare il sito di EURAXESS e dare un’occhiata ai nuovi progetti
Ascolta l’intervista (in italiano) a Paola italiani, ricercatrice e coordinatrice del progetto europeo di ENDONANO.
Associazione Marie Curie Alumni (MCAA)
Come ti accennavo precedentemente, l’associazione Marie Curie Alumni è l’organizzazione che connette tutti i ricercatori Marie Curie e ad oggi comprende circa 14 000 ricercatori.
L’associazione ha fondamente 3 obiettivi:
Promuovere lo scambio e le conoscenze scientifiche fra i diversi stati
Incoraggiare il networking e la cooperazione fra i membrI interni ed esterni al MCAA
Creare un luogo virtuale di dibattito
Per far parte dell’associazione Marie Curie Alumni è necessario aver lavorato per un progetto Marie Curie.
Al fine di promuovere le conoscenze scientifiche, l’associazione è attivamente coinvolta nell’organizzazione di eventi pubblici come la notte dei ricercatori “ European Researchers’ Nights e la divulgazione di informazioni provenienti dal mondo scientifico grazie alla piattaforma “The Marie Curie Alumni Blog” .
Bene, io spero che questo post ti sia stato di aiuto! 🙂
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