Devi scrivere la tua tesi di laurea ma ti senti bloccato? Ti senti confuso, scoraggiato e sei in preda all’ansia? Non preoccuparti! In questo post troverai le informazioni che ti servono per ripartire alla grande!
Quando la tesi diventa un incubo
Per tutti coloro che stanno cominciando l’università, scrivere la tesi di laurea è un punto di arrivo. Si guarda a questo obiettivo con sorriso, perchè scrivere la tesi significa salire il gradino che precede la laurea. Una volta raggiunta la tanto sospirata meta, tuttavia, le cose cambiano. Si scopre, infatti, che scrivere la tesi di laurea è molto più complesso di ciò che ci si aspettava. Scegliere l’argomento, chiedere al professore giusto, barcamenarsi (spesso da soli!) nella raccolta dei dati….sono solo alcune delle problematiche che bisogna affrontare.
Molto spesso le cose si complichino ulteriormente in fase di scrittura.
Scrivere una tesi di laurea è un lavoro lungo ed impegnativo. La forza di volontà a volte non basta e non di rado (purtroppo) la scrittura della tesi può trasformarsi in un incubo. Conosco quella sensazione di impotenza davanti ad un foglio bianco, una frustrazione che mi ha accompagnato sia nella scrittura della tesi magistrale che del dottorato di ricerca. Ansia, stress, insonnia….come dimenticare quei giorni lunghi ed interminabili?
Mi capitava di sedermi, provare a buttare giù qualche frase…ma NIENTE! Dati sperimentali, articoli scientifici letti, appunti, schemi, insomma…avevo fatto tutto ciò che pensavo fosse il necessario; a quanto pare non bastava. Ecco che arriva la sera e con essa la fatidica certezza di aver concluso poco o niente!
Oggi, a distanza di anni, ho rielaborato il percorso affrontato sia durate la tesi di laurea magistrate che del dottorato. Ho capito gli errori, i passi vincenti e ho approfondito la conoscenza di alcuni concetti metodologici che sono sicura ti interesseranno.
Come diceva Nelson Mandela “Tutto sembra impossibile finchè non viene realizzato”. Non scoraggiarti e considera che questa fase di blocco fa parte del percorso 🙂
Se hai raccolto tutti i dati, conosci la letteratura scientifica del tuo argomento di tesi, questo post è per te! Ti darò alcuni consigli pratici che ti serviranno per ripartire alla grande! Cominciamo 🙂
1- Fai pulizia
Il disordine e l’accumulo di dati, grafici, tabelle, sparsi qua e là nel computer è uno dei maggiori problemi che spesso affligge gli studenti; soprattutto durante la stesura della tesi.
La scrittura della tesi è il risultato di un progetto lungo mesi e (nel caso del dottorato) di anni. Avere materiale sparso qua e là è una consequenza. Presi dalla fretta e dalla frustrazione di dover scrivere, spesso non ci si accorge di vivere nel completo CAOS.
Disordine attorno a noi, si riflette in automatico sulla nostra mente.
Se ti senti confuso e ansioso fermati un attimo e prova a rispondere a queste semplici domande:
- Dove hai salvato gli ultimi dati raccolti?
- Ne hai fatto una copia? Se si, dove sono?
- Sai dove sono le immagini da aggiungere alla tua tesi?
- Referenze e letteratura: come le hai catalogate?
Sei hai perso più di 2 minuti nel rispondere a questa domanda, la prima cosa da fare è fare ordine. Prenditi un hard disc esterno e “buttaci” dentro tutti i dati e le cartelle che sono in giro nel tuo computer e che hanno a che fare esclusivamente con la tua tesi. Non eliminare nulla e buttaci dentro TUTTO, anche presentazioni o tabelle che per il momento ritieni inutili o di cui non ricordi minimamente l’origine.
Hai qualche cartella o file che ritieni sia particolarmente importante? Hai nel desktop presentazioni power point, appunti che non vorresti perdere neanche per tutto l’oro del mondo?
Perfetto! Salva tutto nel tuo hard disk esterno creando una cartella con scritto “importante”.
L’obiettivo di questa fase è quella di “creare spazio” sia fisico/digitale che nei tuoi pensieri.
2- Qualità vs Quantità
Fatto questo lavoro, chiudi in computer, distraiti e datti del tempo libero. Hai poco tempo a disposizione? Credi che dovresti rimanere con la testa bassa a scrivere? Non importa….esci!
Adesso che hai in qualche modo ripulito scrivania, mente e computer imponiti di puntare di investire il tuo tempo in qualità.
Sai bene che stare seduto di fronte la scrivania per ore e ore non sempre porta risultati. Prova a cambiare le tue abitudini e cerca di valutare in modo obiettivo in quale momento della giornata sei più produttivo.
A tal proposito ho fatto un post relativo al ciclo sonno-veglia e all’impatto che essa ha sull’efficienza (QUI il link)
3- La mia tesi: una storia da raccontare
A questo punto prendi un foglio bianco ed una penna. NON usare il computer…avresti la tentazione di sbirciare 🙂
Prova a pensare alla tua tesi come ad una storia da raccontare e prova a fare brainstorming. Qual’è il massaggio/concetto che vuoi esprimere nella tesi? Quali sono le nozioni e il ragionamento che supportano la tua storia? Quali sono i punti che dovresti approfondire?
Se non riesci a scrivere, se credi che i paragrafi che stai scrivendo siano troppo frammentati e disconnessi l’uno dall’altro, fermati. Considerando che una frase frammentata è lo specchio di un pensiero frammentato, prova a fare ordine fra i tuoi pensieri.
A tal proposito ho preparato un piccolo eserciziario da completare; un punto di partenza che potrà ispirarti:

Entra anche tu nella libreria virtuale di metodi e strategie e scarica gratuitamente l’eserciziario! (QUI il link).
3- Esponi la tua storia
Non c’è cosa più difficile che spiegare in modo semplice un argomento complesso e specifico. Adesso che hai finito il tuo eserciziario e hai individualizzato il concetto chiave della tua tesi, prova ad esporlo ad altri in modo semplice.
Chiedi ad un amico, un parente, a qualsiasi persona che non abbia minimamente idea del tuo progetto di ricerca.
In questa fase la parola d’ordine è DIVERTIMENTO!
Ebbene sì, in fase di scrittura capita spessissimo di sentirsi imprigionati negli schemi, costretti a pensare esclusivamente in termini di “paragrafi” o “capitoli” da dover completare. Purtroppo, la staticità di questo modo di pensare rende il lavoro della scrittura pesante, noioso e (peggio ancora) si perde la creatività.
Coinvolgere altre persone in questa fase, creerà nuovi ponti di comunicazione fra te e tutti coloro che deciderai di avere accanto. Ti sentirai meno solo ed avrai la possibilità di capire megliuo quali concetti devi approfondire e su quali puoi sorvolare.
4- Da dove cominciare a scrivere
Ma a questo punto arriviamo a uno dei maggiori crucci. Da dove cominciare a scrivere?
C’è chi propone di cominciare dai risultati, chi dai materiali e metodi, e altri ancora che propongono di cominciare da qualsiasi punto ma NON dall’introduzione.
La verità è che non credo esista una regola o un approccio che sia migliore di altri. Dipende da:
- argomento che stai trattando
- la tua conoscenza e il livello di “confidenza” che hai suji concetti chiave
- dal tuo personale modo di esprimerti attraverso la scrittura (preferisci presentare i concetti tramite immagini? Schemi? Tabelle?)
Cosi come ti ho accennato in precedenza, anche in questo caso non ragionare troppo in temini di capitoli. Ragiona più che altro in termini di “blocchi di informazioni” e di come questi sono collegati gli uni agli altri.
Parti da ciò che conosci meglio, senza essere troppo critico con te stesso e con la consapevolezza che ciò che scrivi all’inizio non è ciò che consegnerai al tuo supervisore.
“La chiave del successo è di cominciare prima di essere pronto”, una frase di Marie Forleo che ho letto qualche giorno fa su internet. Una bella forma di incoraggiamento con cui concludere questi post.
Bene, io spero che questo post ti abbia aiutato!:-)
Se hai domande scrivimi a info@metodiestrategie.com
Segui anche lo show podcast di metodiestrategie su spotify e iTunes per ulteriori approfondimenti! 🙂
A prestooo
Maria