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Strategie di lettura

Devi fare un esame in poco tempo e stai cercando un metodo per accorciare i tempi di apprendimento? Si parla spesso sul web di “lettura veloce” e di come questa possa essere utilizzata come un valido metodo di studio per il superamento degli esami.

Non ho nulla contro lo “studio flash” e il superamento di esami in tempi record. Tutti durante il periodo universitario abbiamo avuto ad un certo punto la necessità di correre.  Tuttavia, se ti senti sempre in stato di stress e con “l’acqua alla gola”… fermati per un istante e chiediti: devo davvero correre?

Oggi parliamo di strategie di lettura insieme a Silvia Gilardi, ghost writer e fondatrice del sito www.revisible.it

La velocità come stile di vita

Siamo ormai talmente abituati a correre che molto spesso non ci chiediamo perché lo stiamo facendo e dove vogliamo andare. La velocità è diventato uno stile di vita e per molti studenti una necessità. Tenere il passo dei ritmi universitari non è semplice. Le sessioni di esami sono brevi, i test si accavallano e la riforma accademica del 3 +2 ha sicuramente provocato un forte impatto nella vita degli studenti universitari.

Quante volte ti sei sentito con l´”acqua alla gola” durante la preparazione di un esame? Le giornate sono poche ma le pagine da leggere e studiare sono sempre tante.

Può capitare di dover rischiare, di dover per forza preparare un esame in poco tempo e di sperare che la dea bendata ci venga in soccorso. Non c´è nulla di strano o di sbagliato. Il problema arriva nel momento in cui questa necessità diventa un´abitudine, uno stato di fatto che accompagna tutto il percorso universitario.

Acquisire informazioni in modo veloce, infatti:

  • non dà la possibilità di rielaborare un concetto
  • non preparare ad affrontare la fase di scrittura della tesi in modo adeguato

Le lacune concettuali accumulate (nonostante il superamento degli esami) e l´assenza di un metodo di studio adeguato, si pagano a distanza di tempo.

PS: Sei in fase di scrittura della tesi? QUI un articolo di approfondimento che fa per te!

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Lettura consapevole

La verità è che quando si studia per un esame non bisogna ricordare per forza tutto. Imparare a consultare il materiale accademico in modo critico è essenziale.

Come ti dicevo nell’introduzione, abbiamo ampliato questo concetto con Silvia, giovane ghostwriter che in una precedente puntata ci ha raccontato come ha trasformato la sua passione per la scrittura in un lavoro (QUI l’intervista per approfondire).

La lettura, così come lo studio, ha i suoi tempi. Efficienza non significa necessariamente “corsa”. Nella nostra chiacchierata ti abbiamo dato dei punti di riflessione da cui poter partire per un nuovo inizio, senza stress e con la soddisfazione di gioire del percorso.

Ecco i punti discussi con Silvia:

  • Differenza fra lettura per piacere e lettura per studio
  • Lettura su libro cartaceo vs lettura su Kindle
  • Uso dei colori e memorizzazione
  • Lettura e fase di editing di un elaborato
  • L´importanza della struttura di un libro accademico

Bene, a questo punto ti lascio alla nostra chiacchierata 🙂

In fondo alla pagina, ti ho inoltre fatto la lista dei libri consigliati da Silvia.☺️

Non hai tempo per vedere la puntata? Ascoltala comodamente in versione podcast! 🙂

Ecco l’audio dell’intervista! Puoi trovare questa ed altre intervista a tema “Università” anche su Spotify (QUI )e iTunes!

Sei appassionato anche tu di scrittura e vorresti trasformarla in una fonte di guadagno? Bene! ti consiglio di guardare la prima intervista fatta a Silvia! Scopri il suo percorso professionale e lasciati ispirare! QUI il link dell´intervista.

Imparare a scrivere: libri consigliati da Silvia

  • Story – Robert McKee
  • Storie che incantano – Andrea Fontana
  • Il mestiere di scrivere: esercizi, lezioni, saggi di scrittura creativa (Super ET) (Italian Edition) – Raymond Carver
  • On writing – Stephen King
  • Fare blog – Daniele Imperi

Io spero che i nostri consigli ti siano stati utili! Sei anche tu all’università? Vorresti magari fare un dottorato di ricerca ma non sai esattamente di cosa si tratta? Sei nel posto giusto!

Ascolta le interviste podcast fatte a ricercatori e manager per comprendere i pro e i contro di un dottorato.

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Blocco per la tesi di laurea? Ecco come ripartire.

Devi scrivere la tua tesi di laurea ma ti senti bloccato? Ti senti confuso, scoraggiato e sei in preda all’ansia? Non preoccuparti! In questo post troverai le informazioni che ti servono per ripartire alla grande!

Quando la tesi diventa un incubo

Per tutti coloro che stanno cominciando l’università, scrivere la tesi di laurea è un punto di arrivo. Si guarda a questo obiettivo con sorriso, perchè scrivere la tesi significa salire il gradino che precede la laurea. Una volta raggiunta la tanto sospirata meta, tuttavia, le cose cambiano. Si scopre, infatti, che scrivere la tesi di laurea è molto più complesso di ciò che ci si aspettava. Scegliere l’argomento, chiedere al professore giusto, barcamenarsi (spesso da soli!) nella raccolta dei dati….sono solo alcune delle problematiche che bisogna affrontare.

Molto spesso le cose si complichino ulteriormente in fase di scrittura.

Scrivere una tesi di laurea è un lavoro lungo ed impegnativo. La forza di volontà a volte non basta e non di rado (purtroppo) la scrittura della tesi può trasformarsi in un incubo. Conosco quella sensazione di impotenza davanti ad un foglio bianco, una frustrazione che mi ha accompagnato sia nella scrittura della tesi magistrale che del dottorato di ricerca. Ansia, stress, insonnia….come dimenticare quei giorni lunghi ed interminabili? 

Mi capitava di sedermi, provare a buttare giù qualche frase…ma NIENTE! Dati sperimentali, articoli scientifici letti, appunti, schemi, insomma…avevo fatto tutto ciò che pensavo fosse il necessario; a quanto pare non bastava. Ecco che arriva la sera e con essa la fatidica certezza di aver concluso poco o niente!

Oggi, a distanza di anni, ho rielaborato il percorso affrontato sia durate la tesi di laurea magistrate che del dottorato. Ho capito gli errori, i passi vincenti e ho approfondito la conoscenza di alcuni concetti metodologici che sono sicura ti interesseranno.

Come diceva Nelson Mandela “Tutto sembra impossibile finchè non viene realizzato”. Non scoraggiarti e considera che questa fase di blocco fa parte del percorso 🙂

Se hai raccolto tutti i dati, conosci la letteratura scientifica del tuo argomento di tesi, questo post è per te! Ti darò alcuni consigli pratici che ti serviranno per ripartire alla grande! Cominciamo 🙂

1- Fai pulizia

Il disordine e l’accumulo di dati, grafici, tabelle, sparsi qua e là nel computer è uno dei maggiori problemi che spesso affligge gli studenti; soprattutto durante la stesura della tesi.

La scrittura della tesi è il risultato di un progetto lungo mesi e (nel caso del dottorato) di anni. Avere materiale sparso qua e là è una consequenza. Presi dalla fretta e dalla frustrazione di dover scrivere, spesso non ci si accorge di vivere nel completo CAOS.

Disordine attorno a noi, si riflette in automatico sulla nostra mente.

Se ti senti confuso e ansioso fermati un attimo e prova a rispondere a queste semplici domande:

  • Dove hai salvato gli ultimi dati raccolti?
  • Ne hai fatto una copia? Se si, dove sono?
  • Sai dove sono le immagini da aggiungere alla tua tesi?
  • Referenze e letteratura: come le hai catalogate?

Sei hai perso più di 2 minuti nel rispondere a questa domanda, la prima cosa da fare è fare ordine. Prenditi un hard disc esterno e “buttaci” dentro tutti i dati e le cartelle che sono  in giro nel tuo computer e che hanno a che fare esclusivamente con la tua tesi. Non eliminare nulla e buttaci dentro TUTTO, anche presentazioni o tabelle che per il momento ritieni inutili o di cui non ricordi minimamente l’origine. 

Hai qualche cartella o file che ritieni sia particolarmente importante? Hai nel desktop presentazioni power point, appunti che non vorresti perdere neanche per tutto l’oro del mondo?

Perfetto! Salva tutto nel tuo hard disk esterno creando una cartella con scritto “importante”.

L’obiettivo di questa fase è quella di “creare spazio” sia fisico/digitale che nei tuoi pensieri.

2- Qualità vs Quantità

Fatto questo lavoro, chiudi in computer, distraiti e datti del tempo libero. Hai poco tempo a disposizione? Credi che dovresti rimanere con la testa bassa a scrivere? Non importa….esci!

Adesso che hai in qualche modo ripulito scrivania, mente e computer imponiti di puntare di investire il tuo tempo in qualità.

Sai bene che stare seduto di fronte la scrivania per ore e ore non sempre porta risultati. Prova a cambiare le tue abitudini e cerca di valutare in modo obiettivo in quale momento della giornata sei più produttivo.

A tal proposito ho fatto un post relativo al ciclo sonno-veglia e all’impatto che essa ha sull’efficienza (QUI il link)

3- La mia tesi: una storia da raccontare

A questo punto prendi un foglio bianco ed una penna. NON usare il computer…avresti la tentazione di sbirciare 🙂 

Prova a pensare alla tua tesi come ad una storia da raccontare e prova a fare brainstorming. Qual’è il massaggio/concetto che vuoi esprimere nella tesi? Quali sono le nozioni e il ragionamento che supportano la tua storia? Quali sono i punti che dovresti approfondire?

Se non riesci a scrivere, se credi che i paragrafi che stai scrivendo siano troppo frammentati e disconnessi l’uno dall’altro, fermati. Considerando che una frase frammentata è lo specchio di un pensiero frammentato, prova a fare ordine fra i tuoi pensieri.

A tal proposito ho preparato un piccolo eserciziario da completare; un punto di partenza che potrà ispirarti:

Entra anche tu nella libreria virtuale di metodi e strategie e scarica gratuitamente l’eserciziario! (QUI il link).

3- Esponi la tua storia

Non c’è cosa più difficile che spiegare in modo semplice un argomento complesso e specifico. Adesso che hai finito il tuo eserciziario e hai individualizzato il concetto chiave della tua tesi, prova ad esporlo ad altri in modo semplice.

Chiedi ad un amico, un parente, a qualsiasi persona che non abbia minimamente idea del tuo progetto di ricerca.

In questa fase la parola d’ordine è DIVERTIMENTO!

Ebbene sì, in fase di scrittura capita spessissimo di sentirsi imprigionati negli schemi, costretti a pensare esclusivamente in termini di “paragrafi” o “capitoli” da dover completare. Purtroppo, la staticità di questo modo di pensare rende il lavoro della scrittura pesante, noioso e (peggio ancora) si perde la creatività.

Coinvolgere altre persone in questa fase, creerà nuovi ponti di comunicazione fra te e tutti coloro che deciderai di avere accanto. Ti sentirai meno solo ed avrai la possibilità di capire megliuo quali concetti devi approfondire e su quali puoi sorvolare.

4- Da dove cominciare a scrivere 

Ma a questo punto arriviamo a uno dei maggiori crucci. Da dove cominciare a scrivere? 

C’è chi propone di cominciare dai risultati, chi dai materiali e metodi, e altri ancora che propongono di cominciare da qualsiasi punto ma NON dall’introduzione.

La verità è che non credo esista una regola o un approccio che sia migliore di altri. Dipende da:

  • argomento che stai trattando
  • la tua conoscenza e il livello di “confidenza” che hai suji concetti chiave
  • dal tuo personale modo di esprimerti attraverso la scrittura (preferisci presentare i concetti tramite immagini? Schemi? Tabelle?)

Cosi come ti ho accennato in precedenza, anche in questo caso non ragionare troppo in temini di capitoli. Ragiona più che altro in termini di “blocchi di informazioni” e di come questi sono collegati gli uni agli altri.

Parti da ciò che conosci meglio, senza essere troppo critico con te stesso e con la consapevolezza che ciò che scrivi all’inizio non è ciò che consegnerai al tuo supervisore.

“La chiave del successo è di cominciare prima di essere pronto”, una frase di Marie Forleo che ho letto qualche giorno fa su internet. Una bella forma di incoraggiamento con cui concludere questi post.

Bene, io spero che questo post ti abbia aiutato!:-)

Se hai domande scrivimi a info@metodiestrategie.com

Segui anche lo show podcast di metodiestrategie su spotify e iTunes per ulteriori approfondimenti! 🙂

A prestooo

Maria

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Scrivere: prospettive lavorative nell’epoca del digitale

Hai la passione per la scrittura ma non sai come trasformarla in una fonte di guadagno? Ti piacerebbe lavorare nell’editoria ma non sai da dove cominciare? Sei nel posto giusto! Oggi parliamo di scrittura e di editoria: quali prospettive lavorative? Scrivere e mondo digitale, un ottimo connubio! Lasciati ispirare dalla nostra intervista!

Digitale e scrittura

Il mondo del digitale non smette mai di sorprendere! Ogni giorno è possibile imparare cose nuove, instaurare nuove conoscenze e cercare fonti di ispirazione.

Nonostante le bellissime opportunità che internet ci offre, in molti continuano a vedere il digitale come un mero strumento di “svago”. Altri, pur comprendendone il potere, credono che le possibilità lavorative innovative siamo strettamente legate a conoscenze di tipo tecnico. Fortunatemente non è così!

Se stai leggendo questo post è perchè hai l’amore per la scrittura e vorresti farlo diventare un lavoro. So che è difficile e che non sai da dove cominciare. Hai tutti gli strumenti di cui hai bisogno ma…l’incertezza e forse il mancato confronto con altre persone creano in te uno strano senso di solitudine.

Internet ha il potere di unirci nonostante la lontananza e di farci incontrare persone speciali. Oggi parliamo di scrittura e digitale in compagnia di Silvia Gilardi, fondatrice del sito internet www.revisible.it

Intervista a Silvia Gilardi

Mi piace definire Metodi&Strategie come un “Progetto-ponte”, una piattaforma in cui condividere conoscenze e idee necessarie durante, ma soprattutto alla fine del proprio percorso accademico.

Dubbi e perplessità, infatti, arrivano inarrestabili proprio al termine dell’esperienza universitaria: cosa fare? Come entrare nel mondo del lavoro? Vi sono alternative alle classiche figure professionali?

Silvia Gilardi, laureata in Lettere Moderne e diplomata in Scrittura&Storytelling, condivide con noi la sua esperienza professionale.

Ho conosciuto Silvia tramite il suo lavoro: un articolo web. Fin dalle prime righe dei suoi articoli, si capisce chiaramente che Silvia è una che “ci sa fare”:-). Silvia ha trasformato la sua passione in lavoro, realizzando così uno dei traguardi che tanti giovani vedono ancora molto lontano.

Questa intervista nasce con la voglia di ispirare e dare strumenti pratici che possano aiutare chiunque voglia lavorare nella scrittura o nel mondo dell’editoria.

Ecco brevemente alcuni dei punti affrontati durante la nostra chiacchierata:

  • Che cos’è un ghostwriter
  • Impatto del digitale sulla letteratura moderna
  • Mondo editoriale ai tempi del digitale
  • Punti di contatto fra scrittura narrativa e scrittura per il web

…cosa ne pensi? Interessante vero??? 🙂

E allora fatti un buon caffè e rimani in nostra compagnia!!!

Ecco l’intervista!

Ascolta la puntata in versione podcast!

Non hai tempo per guardare la puntata? Ascolta la nostra chiacchierata in versione podcast e vieni a trovarci anche su spotify! 🙂 QUI il link dello show.

Hai domande? Vuoi approfondire ulteriormente l’argomento? Se sei all’inizio e non sai da dove incominciare, ecco un paio di articoli scritti da Silvia!

  • Scrittura: espressione o comunicazione? QUI il link
  • Scrivere è vedere QUI il link

Bene, noi speriamo che questa intervista ti sia piaciuta e ti abbia dato nuove idee e suggerimenti interessanti.

Se ci sono domande o specifici argomenti che vuoi approfondire, scrivimi all’indirizzo email: info@metodiestrategie.com.

Per rimanere aggiornato sul blog, seguimi tramite la mia pagina facebook.

A presto!

Maria