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Come affrontare al meglio il periodo della tesi

Stai scrivendo la tua tesi di laurea o stai per iniziare il tuo progetto di tesi? Bene, allora sei nel posto giusto! In questo nuovo episodio ti darò i consigli fondamentali che ti serviranno per vivere al meglio questo periodo!

Chi ben comincia è a metà dell’opera

Finalmente ce l’hai fatta! Dopo mesi e mesi di studio per la preparazione degli esami, è giunto il momento di chiedere la tesi. Che tu stia affrontando (o in procinto di affrontare) la tesi triennale, magistrale o di dottorato, poco importa. Ognuna di queste fasi ha un profondo impatto sulla tua carriera accademica.

Non amo molto i “detti” o  “o i proverbi”,  perché difficilmente riscontrabili nella vita di tutti i giorni. Devo ammettere, tuttavia, che la frase “Chi ben comincia è a metà dell’opera” rappresenta per me una vera e propria eccezione. Pianificare e organizzare i primissimi passi di un progetto lavorativo e di studio, mi ha sempre aiutato più di quanto io stessa avessi potuto credere.

Come in tutte le cose della vita, anche l’inizio della tesi è sicuramente uno dei momenti più esaltanti del percorso di studi;  si tratta di una nuova avventura,  una corsa ad ostacoli e sicuramente di non breve durata. Se stai leggendo questo post sicuramente ti riconoscerai in una di queste situazioni:

  • stai per iniziare la tua fase da tesista (triennale, magistrale, dottorato)
  • hai già cominciato il tuo periodo di tesi ma ti senti bloccato/a

In entrambi i casi, capita spesso di fare degli errori a causa della fretta (la voglia di iniziare!) e dello stress (la necessità di voler concludere).

Conosco bene queste sensazioni e le esperienze vissute mi hanno confermato nel tempo l’importanza di fermarsi e riflettere sui passi da compiere.

Come affrontare al meglio il periodo della tesi: le 5 regole d’oro

Come promesso nell’ introduzione, in questo post voglio condividere con te le 5 regole d’ oro per vivere il periodo di tesi nel migliore dei modi. Ho deciso di “parlare” direttamente con te tramite la registrazione di una puntata podcast; una chiacchierata (di circa 12 minuti).

Ecco le cinque regole d’ oro commentate nella puntata podcast:

1- Inizia a scrivere il prima possibile (cartaceo o digitale, meglio digitale)

2- Stabilisci un modello organizzativo

3- Fai delle sessioni retrospettive di review per l’organizzazione

4- Non avere paura dei periodi di blocco

5- La tesi come periodo di formazione

Bene, a questo punto ti lascio alla registrazione! Sempre qui nei nel post ti lascio i link di approfondimento che ti ho accennato durante la chiacchierata 😉

Approfondimenti

Dietro la parola “tesista” ci sono tante realtà: giovani neolaurandi, genitori, professionisti che si rimettono in gioco e decidono di intraprendere un percorso accademico in età più adulta.

Sarebbe impossibile approfondire in modo adeguato ogni singola situazione, ho voluto comunque affrontare nel dettaglio alcune delle categorie descritte. Ecco blog post e interviste a professionisti di rilievo che che hanno voluto condividere con noi la loro esperienze:

  • Ti senti bloccato? Ecco il blog post per aiutarti a ripartire alla grande
  • Ruolo genitoriale e carriera professionale: Intervista ad Alessia Bellezza
  • Vorresti fare un dottorato di ricerca ma ti senti ormai “fuori” dal mondo accademico? Ascolta l’intervista al Dr. Matteo Broggi, vice-direttore all’istituto per il rischio e affidabilità all’università di Hannover.

Bene, io per ora mi fermo qui! Spero che questi piccoli consigli e i post di approfondimento ti abbiamo dato la giusta grinta!

Io intanto ti invito a seguire lo show podcast di metodiestrategie su Spotify , iTunes e la pagina Facebook per aggiornamenti sul blog.

Hai una domanda? Scrivimi a info@metodiestrategie.com

A presto!

Maria

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Divulgazione scientifica e società

Hai interesse per il mondo della comunicazione in ambito scientifico? Sei magari incuriosito/a da queste tematiche e ti piacerebbe approfondire il rapporto comunicativo fra scienza e società? Bene, oggi parliamo divulgazione scientifica e società con Federica Bressan, ricercatrice e podcaster.

Scienza, società e rapporto comunicativo

La scienze ha da sempre avuto un forte impatto sulla vita dell’uomo. Negli ultimi secoli, in particolare, l’applicazione dei concetti scientifici in ambito tecnologico e medico hanno profondamente migliorato la qualità della vita.

Questo eccezionale cambiamento, visibile da un decennio ad un altro, ha sempre più comportato una maggiore necessità di comunicazione fra il mondo scientifico e la società. Ma cosa significa effettivamente “comunicazione scientifica”? Siamo proprio sicuri sia compito degli scienziati?

Interviste a Federica Bressan, PhD

Grazie alla comune passione per il mondo podcast, ho conosciuto Federica Bressan. Federica è una giovane ricercatrice attiva nel settore della divulgazione scientifica. Tramite il suo canale YouTube e il suo show podcast la nostra ospite propone al al pubblico di internet interviste inedite a scienziati ed esponenti del mondo scientifico.

Con la nostra ospite, abbiamo registrato due interviste chiacchierate.

Nella prima, abbiamo affrontiamo in modo critico il rapporto fra scienza e società e comunicazione. Cosa significa “comunicazione scientifica”? Perché i ricercatori devono fare divulgazione scientifica?

 

Non hai tempo di guardare la puntata? Ascolta l’intervista in versione podcast!!

 

Nella seconda intervista abbiamo di mental health in academia: come mai se ne sta parlando solo ora?

 

Bene io spero che queste puntate ti abbiano dato delle informazioni utili! Grazie mille a Federica per essere stata nostra ospite!

Io intanto ti invito a seguire Federica sui suoi vari profili social

YouTube channel: http://youtube.com/c/wyfiwyg/
Podcast: http://technoculture-podcast.com
Website: http://federicabressan.com/
LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/federica-bressan-9126529a/
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100008209141607
Twitter: https://twitter.com/donnadifiume/

Io come sempre vi invito a seguire il blog tramite Youtube e la pagina Facebook!

Alla prossima!

Maria

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Esami online e tutoraggio universitario

Esami universitari online o in presenza? Se sei uno studente o un tutor universitario, sei nel posto giusto! Oggi parliamo di questa nuova modalità di svolgere gli esami, considerando sia il punto di vista dello studente che del tutor. Esami online e tutoraggio universitario, quando il futuro è ormai un presente.

Digitale ed esami universitari

La situazione pandemica ha accelerato l’utilizzo di nuove forme di comunicazione in ambiente accademico. Negli ultimi due anni, infatti, molte delle attività svolte in presenza hanno trovato un nuovo modo di compiersi grazie al digitale.

In questa piattaforma abbiamo parlato molto sull’impatto del digitale in ambito accademico e professionale. In particolare, abbiamo parlato dei vantaggi dei tool digitali e dell’organizzazione delle riunioni online.

Nella puntata di oggi ci soffermiamo sullo svolgimento degli esami universitari online. Ne parliamo con Alessia Bellezza, PhD, tutor dell’Università La Sapienza di Roma e ormai consueta ospite di metodiestrategie. Fra le varie puntate registrate con Alessia (dottorato di ricerca in campo umanistico, maternità e carriera universitaria), quella che stai per vedere è la seconda parte di una bella intervista chiacchierata. Nella prima parte abbiamo parlato della sindrome dell’impostore (QUI il link per vedere la puntata) ma adesso è finalmente arrivato il momento di parlare di esami!

Ecco l’intervista:

Non hai tempo di guardare la nostra chiacchierata? Ascoltala in versione podcast!

Bene, io spero che le nostre interviste chiacchierate ti siano state utili!

Hai domande? Contattami su info@metodiestrategie.com oppure seguimi tramite la pagina Facebook per rimanere aggiornata sul blog!

A presto!

Maria

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La sindrome dell’impostore

Hai appena raggiunto un grande traguardo accademico/professionale…ma credi di non essertelo meritato? Ti capita spesso di avere questa sensazione? Oggi parliamo della sindrome dell’impostore, una condizione psicologica di inadeguatezza che colpisce tantissimi studenti universitari.

La sindrome dell’impostore: la necessità di un confronto

L’avvento del digitale sta finalmente portando alla luce molti retroscena del mondo accademico. Nel bene o nel male, gli studenti universitari sono quindi più consapevoli del contesto in cui si trovano.

Sempre più spesso, infatti, si parla del ruolo dei dottorandi nelle realtà aziendali e delle varie prospettive lavorative al di là del mondo accademico.

Sono ancora in ombra, tuttavia, tematiche riguardi il benessere psicologico degli studenti universitari.

Oggi ci confrontiamo su una condizione psicologia di inadeguatezza: la sindrome dell’impostore. Si tratta di una tematica complessa che abbiamo affrontato insieme alla Alessia Bellezza, PhD, collaboratore di Cattedra e Tutor presso l’Università La Sapienza di Roma.

Quali sono i meccanismi che inducono a questa condizione di inadeguatezza? Come fare a capire se si soffre di questa condizione? E soprattutto: da dove partire per uscirne?

Rimani in nostra compagnia e ascolta la chiacchiera fatta con Alessia. La nostra ospite, con la sua spontaneità e professionalità apre un dibattito, un confronto costruttivo.

Cosa importante da sottolineare: non siamo psicologhe. In questa intervista non vogliamo fornire consigli che vanno al di là delle nostre competenze. Abbiamo deciso di affrontare questo argomento con la voglia di condividere e di contrastare quel muro di silenzio che, purtroppo, circonda certe tematiche.

Ecco la video intervista!

Non hai tempo di guardare l’intervista? Ascoltala in versione podcast!

Vuoi conoscere meglio la nostra ospite?

Abbiamo avuto modo di conoscere la nostra ospite in alcune precedenti puntate podcast di MetodieStrategie; in particolare, abbiamo parlato di dottorato di ricerca in campo umanistico e affrontato tematiche legate alla maternità e alla carriera universitaria.

Puoi recuperare le altre puntate QUI nella sezione podcast o sul canale YouTube.

Hai domande? Vorresti raccontare la tua esperienza professionale e/o accademica? Scrivimi su info@metodiestrategie.com

Noi ti aspettiamo per la seconda parte dell’intervista in compagnia di Alessia!

A presto

Maria

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Maternità e carriera universitaria

Sei una mamma anche tu e vorresti fare un dottorato di ricerca? Oppure stai studiando all’Università ma hai delle difficoltà nella combinare esigenze famigliari e universitarie? della vita da mamma e degli impegni universitari? Bene, questo è il post adatto a te! Oggi insieme alla nostra ospite Alessia Bellezza parleremo di maternità e studio universitario, due mondi apparentemente distanti e in conflitto. È dunque possibile combinare maternità e carriera universitaria?

La questione “maternità”

Nella vita di una donna maternità significa innanzitutto cambiamento. Notti insonni, nuovi ritmi, paure, nuova percezione di sé e del proprio corpo, sono solo alcune delle fasi che una donna deve affrontare. In una società moderna e frenetica come quella in cui viviamo, noi donne non possiamo fermarci troppo a pensare. Dobbiamo continuare a correre, a fare, a dimostrare che tutto è uguale; anzi meglio di prima. Ebbene sì, perché mai una donna che ha dato alla luce una nuova vita deve sentirsi stanca? È un essere superiore, capace di essere contemporaneamente moglie, figlia, amica, cuoca, amante, professionista (oltre che mamma!).

È una convinzione tragicamente radicata nella nostra cultura e, peggio ancora, nel modo di ragionare di noi donne. Quante volte hai chiesto aiuto? Quante volte hai preso tempo per te stessa? Devi lavorare…ma quante volte ti sei sentita in colpa nel lasciare tuo/a figlio/a ai tuoi genitori o alla baby sitter?

Per tutte le donne che decidono di mettersi sui libri o che vorrebbero continuare il proprio percorso accademico con un dottorato di ricerca, la pressione psicologica può essere ancora più pesante. In questo caso, infatti, non vi è un distacco fra il mondo famigliare e quello lavorativo. Lo studio universitario e/o il dottorato di ricerca diventano parte integrante di uno stile di vita con cui bisogna fare i conti. Ma è possibile combinare la vita da studente/dottoranda con la vita famigliare?

Madre e studente universitaria

Ho aperto questo blog con la voglia di condividere esperienze, idee e suggerimenti utili per potersi affermare professionalmente (QUI se vuoi scoprire qualcosa di più). In tal senso il dottorato di ricerca è un percorso ancora poco conosciuto e avvalorato. Proprio per questo, capita spesso che molti giovani studenti vengano dissuasi dall’affrontarlo. Non c’è quindi da meravigliarsi se nel caso di una giovane mamma i dubbi e le perplessità aumentino.

Nelle precedenti puntate podcast e video ho parlato molto del mondo universitario e dei dottorati di ricerca grazie ad interviste fatte a professori universitari, ricercatori e manager. Fra i tanti professionisti, ho avuto anche il grande piacere di intervistare la Dr.essa Alessia Bellezza e abbiamo parlato dei dottorato di ricerca in campo umanistico (QUI il link per approfondire). Alessia non è solo una professionista, ma anche una mamma e soprattutto una donna che sa mettersi in gioco.

La nostra ospite ha intrapreso il percorso di dottorato parallelamente alla sua prima gravidanza. Quali difficoltà ha dovuto affrontare? È possibile combinare la propria passione per la ricerca e gli impegni famigliari? In questa bella e spontanea intervista Alessia ci racconta che tutto è possibile. La regola d’ oro? Partire da sé.

Se sei una giovane mamma e hai voglia di continuare il tuo percorso universitario e professionale, non perdere questa intervista!

Non hai tempo per guardare il video? Ascolta la chiacchierata fatta con Alessia in formato podcast!

Segui lo show podcast di metodiestrategie su Spotify e iTunes!

Cosa aspetti! Pronta per riprendere in mano i libri?

Noi speriamo di cuore che questa nostra chiacchierata sia sta per te una fonte di ispirazione! 🙂 Hai domande? Vuoi approfondire meglio qualche argomento o magari condividere con noi la tua esperienza? Scrivimi a info@metodiestrategie.com e seguimi sulla pagina Facebook per aggiornamenti sul blog.

Alla prossima!

Maria

 

 

 

 

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Dottorato di ricerca in scienze umanistiche

Stai frequentando una facoltà di scienze umanistiche? Vorresti fare un dottorato di ricerca ma non sai se è la scelta giusta per te? Bene! Sei nel posto giusto! Oggi parleremo di dottorato di ricerca in scienze umanistiche insieme alla nostra ospite Alessia Bellezza, dottoressa di ricerca e collaboratore di cattedra presso l’Università La Sapienza di Roma.

Dottorato o non Dottorato?

Che cosa significa fare un dottorato ? Il mondo della ricerca, che fino a pochi anni fa viveva esclusivamente chiusa in sè stessa, si sta facendo conoscere sempre più dal grande pubblico grazie ad iniziative socio-divulgative (come la Europe dei ricercatori, finanziata dall’associazione Marie Curie) e all’ utilizzo dei social network.

Nonostante i notevoli passi avanti, il mondo dei dottorandi rimane per certi versi ancora avvolta nel mistero. Poco ancora si conosce del “dietro le quinte” e delle competenze che si acquisiscono durante questo percorso. Inoltre quando si parla di dottorato di ricerca, si fa indirettamente riferimento ad una percorso di studi in campo scientifico.

Se stai frequentando (o vuoi frequentare) una facoltà di tipo umanistico e sei nel dilemma “Dottorato o non dottorato”, sono sicura che troverai l’ intervista di oggi molto interessate!

L’ intervista alla Dr.essa Alessia Bellezza

La Dr.essa Alessia Bellezza è una giovane ricercatrice e collaboratrice didattica presso l’ Università la Sapienza di Roma. Con professionalità e genuina simpatia, Alessia condivide con noi la sua esperienza come dottoranda di ricerca. Una intervista brillante, in cui la nostra ospite racconta i poliedrici aspetti legati al mondo universitario. Stai già lavorando ma vorresti tornare all’ Università e fare un dottorato? Sei alla fine della laurea? Oppure sei una dottoranda e ti senti bloccata? Se almeno una di queste domande rispecchiano la situazione che stai vivendo in questo momento, non perderti questa intervista! Puoi vedere la video intervista qui nel post. oppure ascoltarla comodamente in versione podcast! QUI il link per ascoltarla su Spotify!

Parte 1: L’ importanza dei dottati di ricerca in campo umanistico

Perché fare un dottorato in scienze sociali? Qual’ è la differenza fra le scienze “pure” e le scienze umanistiche? In questa prima parte della nostra intervista chiacchierata, Alessia ti darà le risposte che stai cercando! Rimani in nostra compagnia e guarda l’ intervista!

Parte 2: Quale lavoro fai? Faccio il dottorando!

La domanda più frequente che ricevo da quando ho aperto il blog è: “Il dottorato è un lavoro?” Obiettivamente è una domanda che non ha una facile risposta. Tutto dipende dal progetto a cui si lavora e dal tipo di contratto che si riceve. Come ho spiegato in uno dei miei precedenti articoli, è possibile fare un dottorato direttamente all’interno dell’Università, in un centro di ricerca o da “esterno” (QUI il link per approfondire).

Ma cosa fa tutto il giorno un dottorando? Aiuta il professore nel bocciare studenti agli esami? Studia? Nella seconda parte dell’ intervista portiamo alla luce alcune “credenze” e luoghi comuni legati ai doveri del dottorando. Con spontaneità e ironia, Alessia racconta i pro e i contro dei suoi impegni giornalieri! Pronti a scoprire di più? Guarda la seconda parte dell’Intervista! 🙂

Come ti accenavo all’ inizio del blog post, puoi ascoltare l’intera intervista comodamente anche tramite audio!

Bene ragazzi, per questa puntata è tutto! Un grazie speciale alla Dr.essa Alessia Bellezza per essere stata ospite qui su metodi e strategie!

Hai domande? Ti piacerebbe approfondire un argomento in particolare? Scrivimi a info@metodiestategie.com e seguimi sulla pagina facebook per non perderti altre novità a tema “Università-Dottorato-Lavoro”.

Alla prossima!

Maria

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Come organizzare i file digitali

Hai il computer pieno di file e non sai come organizzare al meglio la tua documentazione digitale? Sei nel posto giusto! In questo post ti darò i consigli che ti servono per organizzare in modo efficace i tuoi file digitali. Ottimi consigli per migliorare l’efficacia nei Teams!

Perché organizzare i file digitali

L´ambiente che ci circonda influenza inequivocabilmente la capacità di concentrazione. Un ambiente disordinato è molto spesso lo specchio di una mente disordinata. Lavorare in un luogo ordinato permette di massimizzare l´efficienze e di evitare inutili fonti di distrazioni.

Molto spesso questo discorso viene applicato unicamente ai luoghi fisici. La scrivania, l’armadio, la libreria…peccato che la maggior parte degli strumenti che utilizziamo per il lavoro e lo studio siano in formato digitale, quindi unicamente fruibili tramite il computer.

Le cartelle e il desktop del computer sono spesso piene di documenti che non ricordiamo neanche di avere; lavoro da remoto e didattica a distanza hanno ulteriormente aumentato la mole di materiale digitale.

I documenti digitali non si possono toccare, non hanno uno spazio fisico ma hanno un peso rilevante sulla nostra mente. Quante volte hai pensato: “In quale cartella ho salvato l’ultima versione del…” oppure “Dove è andata a finire la cartella con tutti i documenti”? o peggio ancora “Avevo salvato tutto sul desktop…ma perché non trovo mai nulla?”.

In questo post andremo nel dettaglio e ti darò consigli utili e pratici per l´organizzazione dei file digitali ed essere più efficiente.

Incominciamo! 🙂

1_Desktop organizzato

Cosa fai normalmente quando devi fare pulizia in una stanza? Come prima cosa ti liberi di tutto ciò che non ti occorre e crei spazio. Fai la stessa cosa con il desktop.

Come primo step crea una cartella “Desktop” e inserisci all’interno tutto ciò che è sparso qua e là sullo schermo. Non pensare a ciò che ti serve o no! Un semplice drag and drop!

Usa il desktop come “lavagna virtuale”

Adesso che hai liberato il tuo desktop , il tuo compito sarà quello di mantenerlo tale! Hai mai pensato di utilizzare il desktop come una lavagna virtuale?

Ebbene si, con un po di fantasia puoi trasformare il desktop in una lavagna su cui muovere dei post it. Basta creare con uno sfondo congeniale alle tue esigenze e che ti aiuti a mantenere i tuoi documenti in modo ordinato.

Eccoti, ad esmpio, lo sfondo che ho creato per il mio desktop:

I blocchi “To Do” e “Info” sono a loro volta divisi in 2 parti. La sezione più piccola è dedicata ai collegamenti delle cartelle, quella più larga ai file che saranno inseriti all’interno delle cartelle presenti sul desktop.

Le sezioni contengono, quindi, documenti che devono essere liberati in un arco definito di tempo. Oltre ai file è molto utile utilizzare le note memo, (veri e propri post it virtuali) da spostare facilmente da una parte all’altra della lavagna virtuale una volta completato il task a cui si riferiscono.

2_Un posto per ogni cosa, ogni cosa a suo posto

Sai cosa devi fare ogni giorno, quali sono i tuoi compiti lavorativi, le lezioni che devi seguire. Suddividi le tue mansioni in macroargomenti e assegna loro una cartella.

Es. Sei uno studente universitario? Parti con la creazione della cartella “Università”; sei un giovane imprenditore? Crea la cartella “Progetti”. L’idea di base è quella di costruire un sistema “ad albero” che parte da una punta e che si dirama sempre di più secondo un criterio logico. Ogni diramazione corrisponde ad una sottocartella.

Ecco un modello da cui prendere ispirazione:

3_Assegnazione dei nomi

Ogni file deve avere un nome specifico. Immagina di assegnare un nome comprensibile non solo a te ma anche ad altre persone. Un errore comune, infatti, è quello di creare un nome che non sia coerente con il contenuto del file. “Tanto me ne ricordo” è quel meccanismo mentale che induce all’errore.

La verità è che dietro alla svogliatezze che accomuna un po’ tutti, rimane la questione: come nominare un file digitale?

Il “trucco” ( se così lo vogliamo definire) sta nella creazione di un modello di riferimento, definire cioè quali sono gli elementi che andranno a comporre il titolo da assegnare ad ogni singolo file.

Eccone un esempio:

Il modello che vedi schematizzato nell’immagine è costituito da 3 elementi principali ognuno corrispondente ad una precisa informazione. Partendo dalla data il computer ordinerà i file in modo automatico e ti sarà quindi molto facile ritrovare il tuo documento. Ovviamente questo modello funziona solo se scrivi la data partendo dall’anno e non dal giorno!

Quando funziona questo modello

Ovviamente ognuno di noi ha il proprio modo di organizzare i propri pensieri, quindi l’esempio che ti ho descritto è solo uno spunto da cui partire per realizzare il TUO modello.

L’utilizzo delle date é, tuttavia, molto comune ed utilizzandolo da tanti anni ti posso dire che funzione molto bene quando hai tanti file appartenenti alla stessa categoria e a cui devi appartare poco o nulle modifiche: dati sperimentali grezzi, immagini, verbali delle riunioni.

Evita invece di scrivere la data nel caso tu stia lavorando alle diverse versioni di uno stesso file.

4_File da archiviare vs file da modificare

Fai una netta distinzione fra i file che devi archiviare da quelli che devi utilizzare. Così come accade per una libreria fisica, sposta “fuori dalla tua vista” tutti i file e i documenti che non ti servono nel breve arco di tempo.

Crea una cartella “File da archiviare”, un bel drag and drop di tutti i documenti inutili e via!

5-Migrazione file digitali su una applicazione

Hai mai pensato di lavorare utilizzando un’unica applicazione invece di creare singoli file?? Facendo un parallelo con il mondo “cartaceo” significa semplicemente lavorare su un unico quaderno invece di lavorare su fogli sparsi qua e là :-).

Oggi per fortuna ci sono tantissimi tool digitali (gratuiti!!!) che ti possono aiutare! QUI un blog post in cui ti ho approfondito l’argomento.

Se sei uno studente universitario e hai bisognio di un confronto più diretto, guarda l´ultima intervista chiacchierata fatta con Melinda Fiorino del blog Il quadernino! 🙂 Melinda è una giovane freelance e studente universitaria che come te, sta seguendo l´Università interamente da remoto (QUI un articolo in cui ci parla della sua esperienza).

Insieme a Melinda abbiamo ideato un piccolo format chiamato “Pillole di studio”; piccoli video di 10 minuti in cui ci siamo confrontate su tematiche legate allo studio online. In questa prima puntata abbiamo ulteriormente approfondito la tematica dell´organizzazione dei file digitali.

Qui il video: https://fb.watch/2EijgqHmot/

Non hai tempo di vedere il video? Ascolta la nostra chiacchierata in versione podcast!

Cerca lo show di metodiestrategie su Spotify e Itunes!

Bene, per ora è tutto.

Alla prossima!

Maria

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Crescita personale Intervista: la migliore versione di te stesso Lavoro Life Style Podcast Università

Obiettivi: cambiamento ed emozioni

Vuoi cambiare la tua vita ma ti senti bloccato? Credi che i tuoi stati d’animo influenzino il raggiungimento dei tuoi obiettivi? Oggi parliamo di emozioni e cambiamento insieme a Flavia Petralia, autrice e formatrice neuroscientifica.

Obiettivi e cambiamento

Ognuno di noi ha sogni e mete da raggiungere. Insieme ai sogni ci sono emozioni e stati d´animo che possono travolgerci in un mare di sensazioni belle o di inconsolabili momenti di tristezza.

Quante volte proprio a causa di queste sensazioni non sei riuscito a portare a termine gli obiettivi che ti eri prefissato? In alcuni dei miei precedenti articoli ti ho parlato dell’importanza dell’organizzazione e di come determinate abitudini possono concretamente aiutare nei periodi di stress. Capire come gestire gli eventi che dipendono da noi è assolutamente essenziale….ma cosa succede con la molteplicità di situazioni che ci circondano e di cui non possiamo avere il benché minimo controllo?

L’anno che si sta per concludere, nel bene e nel male, ci ha insegnando tanto. L’ emergenza covid ci ha fatto capire chiaramente che indipendentemente dai nostri programmi, la vita riserva sempre qualcosa di inaspettato. Ti saresti mai immaginato, qualche tempo fa, di lavorare in smart working o di dover studiare online tramite la didattica a distanza?

Eppure eccoci qua, alla prese con delle sfide quotidiane che a volte che cambiano gradatamente il nostro modo di pensare e quindi di essere.

Cambiamento ed emozioni

Quando si parla di obiettivi da raggiungere si fa spesso riferimento ad un processo “step by step”, un percorso prevalentemente razionale. Ma che cosa succede al nostro lato più intimo e profondo? Quello che ci fa capire che non siamo macchine ma esseri umani? Spesso ci dimentichiamo che oltre alla testa abbiamo anche uno stomaco.

Ti faccio una domanda:

Quali sensazioni vuoi provare con il raggiungimento dell’ obiettivo che stai rincorrendo?

Come ti dicevo dell’introduzione, oggi parliamo di emozioni e insieme a Flavia Petralia andremo a scavare nel lato più intimo dell’essere umano.

Ho conosciuto Flavia grazie a Cristina Volpi, editore di Coachingzone. Una bellissima conoscenza, dalla cui empatia è nata una chiacchierata-intervista che sicuramente ti farà scoprire qualcosa di nuovo su te stesso. Vuoi raggiungere i tuoi obiettivi? Fatti un buon caffè e siediti in nostra compagnia! 🙂

Non hai tempo per guardare l´intervista? Ascoltala in versione podcast e segui lo show di metodiestrategie podcast su Spotify e iTnunes! QUI il link :_)

Conosciamo di più la nostra ospite

Flavia Petralia è laureata in Scienza delle Comunicazione con un Master in Coaching Evolutivo. Scrive per diverse riveste e siti web ed é autrice del romanzo in chiave fantasy “Yakamoz: L’ultimo unicorno“.

Flavia è un coach “a tutto tondo” che unisce competenza e originalità. Flavia infatti rielabora il metodo Stanislavskij (metodo usato per l´insegnamento della recitazione) e lo ripropone come strumento da utilizzare per affrontare la vita di tutti i giorni

ps: Sei interessato alla rivisitazione di Flavia sul metodo Stanislaski? Alla fine di questo blog post ho aggiunto alcuni link che ti aiuteranno ad approfondire l’argomento! 🙂

L´intervista

Quindi, di cosa parliamo con Flavia in questa intervista chiacchierata? In questa puntata abbiamo snodato quattro punti fondamentali:

  • L´importanza delle emozioni nel raggiungimento di un obiettivo
  • Stato emozionale in risposta ad un cambiamento
  • Cambiamento e raggiungimento di un obiettivo
  • Raggiungimento di un obiettivo e gestione del successo

Impariamo tutti insieme a guardare le cose da una prospettiva nuova! Benvenuto in nostra compagnia!

Metodo Stanislavskij e neuroteatro

Come ti accennavo in precedenza, Flavia ha un metodo di fare Coaching competente e creativo. Accanto alla divulgazione del ben conosciuto metodo Stanislaskij, infatti, Flavia sta avviando in via sperimentale il Neuroteatro: un nuovo modo di interpretare noi stessi.

Come promesso, eccoti alcuni link di riferimento che ti aiuteranno ad approfondire l´argomento:

Bene, io spero che questo post ti sia stato utile e che ti abbia dato nuovi spunti di ispirazione! Un saluto da me e dalla nostra ospite Flavia!

Hai qualche domanda? Scrivimi pure a info@metodiestrategie.com. Seguimi inoltre sulla pagina Facebook per rimanere in contatto 🙂

A presto,

Maria

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Strategie di lettura

Devi fare un esame in poco tempo e stai cercando un metodo per accorciare i tempi di apprendimento? Si parla spesso sul web di “lettura veloce” e di come questa possa essere utilizzata come un valido metodo di studio per il superamento degli esami.

Non ho nulla contro lo “studio flash” e il superamento di esami in tempi record. Tutti durante il periodo universitario abbiamo avuto ad un certo punto la necessità di correre.  Tuttavia, se ti senti sempre in stato di stress e con “l’acqua alla gola”… fermati per un istante e chiediti: devo davvero correre?

Oggi parliamo di strategie di lettura insieme a Silvia Gilardi, ghost writer e fondatrice del sito www.revisible.it

La velocità come stile di vita

Siamo ormai talmente abituati a correre che molto spesso non ci chiediamo perché lo stiamo facendo e dove vogliamo andare. La velocità è diventato uno stile di vita e per molti studenti una necessità. Tenere il passo dei ritmi universitari non è semplice. Le sessioni di esami sono brevi, i test si accavallano e la riforma accademica del 3 +2 ha sicuramente provocato un forte impatto nella vita degli studenti universitari.

Quante volte ti sei sentito con l´”acqua alla gola” durante la preparazione di un esame? Le giornate sono poche ma le pagine da leggere e studiare sono sempre tante.

Può capitare di dover rischiare, di dover per forza preparare un esame in poco tempo e di sperare che la dea bendata ci venga in soccorso. Non c´è nulla di strano o di sbagliato. Il problema arriva nel momento in cui questa necessità diventa un´abitudine, uno stato di fatto che accompagna tutto il percorso universitario.

Acquisire informazioni in modo veloce, infatti:

  • non dà la possibilità di rielaborare un concetto
  • non preparare ad affrontare la fase di scrittura della tesi in modo adeguato

Le lacune concettuali accumulate (nonostante il superamento degli esami) e l´assenza di un metodo di studio adeguato, si pagano a distanza di tempo.

PS: Sei in fase di scrittura della tesi? QUI un articolo di approfondimento che fa per te!

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Lettura consapevole

La verità è che quando si studia per un esame non bisogna ricordare per forza tutto. Imparare a consultare il materiale accademico in modo critico è essenziale.

Come ti dicevo nell’introduzione, abbiamo ampliato questo concetto con Silvia, giovane ghostwriter che in una precedente puntata ci ha raccontato come ha trasformato la sua passione per la scrittura in un lavoro (QUI l’intervista per approfondire).

La lettura, così come lo studio, ha i suoi tempi. Efficienza non significa necessariamente “corsa”. Nella nostra chiacchierata ti abbiamo dato dei punti di riflessione da cui poter partire per un nuovo inizio, senza stress e con la soddisfazione di gioire del percorso.

Ecco i punti discussi con Silvia:

  • Differenza fra lettura per piacere e lettura per studio
  • Lettura su libro cartaceo vs lettura su Kindle
  • Uso dei colori e memorizzazione
  • Lettura e fase di editing di un elaborato
  • L´importanza della struttura di un libro accademico

Bene, a questo punto ti lascio alla nostra chiacchierata 🙂

In fondo alla pagina, ti ho inoltre fatto la lista dei libri consigliati da Silvia.☺️

Non hai tempo per vedere la puntata? Ascoltala comodamente in versione podcast! 🙂

Ecco l’audio dell’intervista! Puoi trovare questa ed altre intervista a tema “Università” anche su Spotify (QUI )e iTunes!

Sei appassionato anche tu di scrittura e vorresti trasformarla in una fonte di guadagno? Bene! ti consiglio di guardare la prima intervista fatta a Silvia! Scopri il suo percorso professionale e lasciati ispirare! QUI il link dell´intervista.

Imparare a scrivere: libri consigliati da Silvia

  • Story – Robert McKee
  • Storie che incantano – Andrea Fontana
  • Il mestiere di scrivere: esercizi, lezioni, saggi di scrittura creativa (Super ET) (Italian Edition) – Raymond Carver
  • On writing – Stephen King
  • Fare blog – Daniele Imperi

Io spero che i nostri consigli ti siano stati utili! Sei anche tu all’università? Vorresti magari fare un dottorato di ricerca ma non sai esattamente di cosa si tratta? Sei nel posto giusto!

Ascolta le interviste podcast fatte a ricercatori e manager per comprendere i pro e i contro di un dottorato.

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Scrivere: prospettive lavorative nell’epoca del digitale

Hai la passione per la scrittura ma non sai come trasformarla in una fonte di guadagno? Ti piacerebbe lavorare nell’editoria ma non sai da dove cominciare? Sei nel posto giusto! Oggi parliamo di scrittura e di editoria: quali prospettive lavorative? Scrivere e mondo digitale, un ottimo connubio! Lasciati ispirare dalla nostra intervista!

Digitale e scrittura

Il mondo del digitale non smette mai di sorprendere! Ogni giorno è possibile imparare cose nuove, instaurare nuove conoscenze e cercare fonti di ispirazione.

Nonostante le bellissime opportunità che internet ci offre, in molti continuano a vedere il digitale come un mero strumento di “svago”. Altri, pur comprendendone il potere, credono che le possibilità lavorative innovative siamo strettamente legate a conoscenze di tipo tecnico. Fortunatemente non è così!

Se stai leggendo questo post è perchè hai l’amore per la scrittura e vorresti farlo diventare un lavoro. So che è difficile e che non sai da dove cominciare. Hai tutti gli strumenti di cui hai bisogno ma…l’incertezza e forse il mancato confronto con altre persone creano in te uno strano senso di solitudine.

Internet ha il potere di unirci nonostante la lontananza e di farci incontrare persone speciali. Oggi parliamo di scrittura e digitale in compagnia di Silvia Gilardi, fondatrice del sito internet www.revisible.it

Intervista a Silvia Gilardi

Mi piace definire Metodi&Strategie come un “Progetto-ponte”, una piattaforma in cui condividere conoscenze e idee necessarie durante, ma soprattutto alla fine del proprio percorso accademico.

Dubbi e perplessità, infatti, arrivano inarrestabili proprio al termine dell’esperienza universitaria: cosa fare? Come entrare nel mondo del lavoro? Vi sono alternative alle classiche figure professionali?

Silvia Gilardi, laureata in Lettere Moderne e diplomata in Scrittura&Storytelling, condivide con noi la sua esperienza professionale.

Ho conosciuto Silvia tramite il suo lavoro: un articolo web. Fin dalle prime righe dei suoi articoli, si capisce chiaramente che Silvia è una che “ci sa fare”:-). Silvia ha trasformato la sua passione in lavoro, realizzando così uno dei traguardi che tanti giovani vedono ancora molto lontano.

Questa intervista nasce con la voglia di ispirare e dare strumenti pratici che possano aiutare chiunque voglia lavorare nella scrittura o nel mondo dell’editoria.

Ecco brevemente alcuni dei punti affrontati durante la nostra chiacchierata:

  • Che cos’è un ghostwriter
  • Impatto del digitale sulla letteratura moderna
  • Mondo editoriale ai tempi del digitale
  • Punti di contatto fra scrittura narrativa e scrittura per il web

…cosa ne pensi? Interessante vero??? 🙂

E allora fatti un buon caffè e rimani in nostra compagnia!!!

Ecco l’intervista!

Ascolta la puntata in versione podcast!

Non hai tempo per guardare la puntata? Ascolta la nostra chiacchierata in versione podcast e vieni a trovarci anche su spotify! 🙂 QUI il link dello show.

Hai domande? Vuoi approfondire ulteriormente l’argomento? Se sei all’inizio e non sai da dove incominciare, ecco un paio di articoli scritti da Silvia!

  • Scrittura: espressione o comunicazione? QUI il link
  • Scrivere è vedere QUI il link

Bene, noi speriamo che questa intervista ti sia piaciuta e ti abbia dato nuove idee e suggerimenti interessanti.

Se ci sono domande o specifici argomenti che vuoi approfondire, scrivimi all’indirizzo email: info@metodiestrategie.com.

Per rimanere aggiornato sul blog, seguimi tramite la mia pagina facebook.

A presto!

Maria