Vuoi cominciare alla grande il tuo nuovo anno accademico? Partire con il piede giusto fin dall’inizio ti farà raggiungere più facilmente i tuoi obiettivi minimizzando lo stress.
In questo post imparerai:
- Quali sono i 5 steps fondamentali per vivere al meglio il proprio percorso universitario
- Come prendere appunti
- Che cos’è il Metodo Cornell
1_Fai decluttering
Prima ancora di incominciare ad organizzare qualsiasi altra cosa, guardati intorno. Come ti sembra la tua stanza, la tua scrivania? Se hai senso di disordine, oppure ti “angosci” alla sola idea di sederti e ricominciare a studiare, sicuramente è anche perchè il posto non ti incoraggia a farlo. La prima cosa da fare è una bella pulita, una ottima occasione per riorganizzare il tutto in modo efficace e soprattutto LOGICO.
Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa.
Benjamin Franklin
Benjamin Franklin
La prima cosa da fare è controllare tutti gli appunti e i libri dell’anno passato. Fai una selezione accurata di ciò che ti potrà oggettivamente servire in futuro. Se non sai da dove partire, vai nel sito dell’università e controlla le materie del nuovo anno accademico. Avendo un quadro generale degli esami che dovrai affrontare, ti verrà automatico scartare il superfluo e mantenere solo lo stretto necessario. Colloca tutto il materiale in un posto ben definito e (se necessario) usa delle etichette per appunti e quaderni ad anelli; in questo modo avrai consapevolezza delle cose che hai a disposizione.
Una volta che hai riordinato tutto il materiale fisico, procedi anche con i file digitali! Controlla nelle cartelle, e in tutti i documenti words sparsi qua e là. Valuta l’idea di usare una memoria esterna per salvare eventuali documenti o materiali di approfondimento. Fai in modo che il tuo computer sia libero da materiale inutile, “pulito” e pronto a ricevere nuove informazioni, proprio come il tuo cervello!
2_Usa un metodo di pianificazione
Tutti abbiamo a disposizione 24h e quando si parla di numeri, c’è poco da fare….bisogna affronatare la cosa in modo strettemante matematico. Come ti ho accennato nell’articolo “Un nuovo metodo di time management” è infatti essenziale “oggettivare” ed avere piena consapevolezza di come si spende la propria giornata.
Prenditi un pò di tempo per cercare e valutare quale metodo di pianificazione che possa andare bene per te. Organizzare in modo chiaro le attività da svolgere, ti permetterà di avere il controllo dei tuoi impegni e soprattutto ti darà la possibilità di progettare il tempo da dedicare a te stesso!
Ci sono tanti modi in cui poterti organizzare, puoi scegliere di usare agende settimanali, mensili, se sei particolarmente creativo puoi pensare di dedicarti al bullet journal, oppure puoi usare app digitali. Trovare il metodo di pianificazione più adatto alle proprie esigenze non è sempre facile (soprattutto se non ne hai mai avuto uno), sii paziente e sperimenta per qualche settimana.

3_Di cosa hai bisogno per il tuo nuovo inizio???
Procurati in anticipo i prodotti di cancelleria, libri e soprattutto il materiale didattico che ti serve. Gli “strumenti di lavoro” che andrai ad utilizzare fanno parte di un sistema di organizzazione e di metodologia a cui è necessario pensare prima di cominciare.
Vai sul sito della tua università e controlla la descrizione dei corsi che andrai a seguire; spesso infatti, i professori mettono a disposizione materiale didattico, slides e consigli sui libri di testo da consultare. Se così non fosse, chiedi ai colleghi di università degli anni precedenti o cerca nelle bacheche delle università e nelle copisterie: qui potrai sicuramente trovare in vendita appunti degli anni precedenti e dei corsi che andrai a seguire.
Prendi confidenza, inoltre, con i libri di testo che andrai ad utilizzare. Ogni libro, ha una propria “struttura”, cerca di familiarizzare e di comprendere come sfruttare al massimo le “note” e soprattutto valuta se il testo consigliato va bene per le tue esigenze. Nel caso di materie scientifiche, infatti, può capitare di avere libri di testo troppo teorici e con pochi esercizi rispetto a quelle che sono le tue conoscenze di base. Sii onesto con te stesso e cerca di capire se, al di la del testo consigliato, tu abbia bisogno di materiale aggiuntivo da supporto come, ad esempio, degli eserciziari.
4_Impara a prendere appunti
Saper riassumere i concetti chiave di una lezione frontale significa poter ricordare a posteriori le nozioni che ti sono state spiegate; un ottimo metodo per risparmiare tempo nelle fasi successive di studio. Nonostante l’importanza di questa attività nessuno ti insegna effettivamente come fare a prendere dei buoni appunti. Ecco alcuni validi suggerimenti maturati in anni e anni di lezioni frontali all’università, conferenze e workshop:
– Fai una revisione degli appunti presi in precedenza.
Cosa ha spiegato il professore nell’ultima lezione? Revisiona gli appunti che hai preso durante l’ultima lezione. Molto spesso i professori cominciano a spiegare esattamente dal punto in cui si sono fermati. Ciò può accadere da una settimana ad un’altra e visionare in anticipo le nozioni acquisite in precedenza ti permetterà di seguire la nuova lezione con più consapevolezza e soprattutto con più velocità.
Nel caso in cui il professore segua in modo sistematico un libro testo, consultalo e “rispolvera” le terminologie chiave utilizzare nei paragrafi precedenti. Nel caso tu stia seguendo una materia tecnica o comunque scientifica avrai necessità di acquisire familiarità con nuove terminologie. Dedicate 10-15 minuti a questa attività prima di andare a lezione senza chiederti cosa il professore abbia voluto dire con quella parola che, si, hai sentito dire ma di cui non ricordi il significato.
– Scrivere o non scrivere?
Spesso i professori spiegano parlando in modo molto veloce ed è umano essere più lenti nello scrivere che nel parlare. In questa circostanza capita quindi di doversi necessariamente fermare e “chiedersi” se vale la pena o no scrivere un determinato concetto. Nel dubbio? Scrivi! Meglio annotare troppo che troppo poco!
– Impara ad usare abbreviazioni
Questo suggerimento si ricollega direttamente ai precedenti. Un ottimo modo per scrivere il più possibile è quello di usare delle abbreviazioni. Molte persone non le usano perché hanno (giustamente) la paura di non comprenderne il significato a distanza di tempo. Per ovviare a questo problema ti consiglio di fare una lista delle “parole chiavi” che verranno utilizzate. Se hai revisionato le lezioni precedenti o il libro di testo ti accorgerai, infatti, che alcuni termini vengono sistematicamente ripetuti. Fai una lista delle parole e di come le intendi abbreviare; in questo modo sarai più veloce e ridurrai sicuramente lo stress nel prendere appunti.
– Cerca di capire lo “stile” di insegnamento del tuo professore
I professori hanno diversi “stili” di insegnamento. Alcuni spiegano utilizzando presentazioni powerpoint, altri scrivono alla lavagna, mentre altri ancora parlano parlano e parlano senza fornire allo studente alcun supporto didattico durante la lezione; i più “benevoli” raccomandano esplicitamente di scrivere un determinato concetto. Al di là del personale stile del professore, molto obiettivamente dipende dalla materia che si sta seguendo.
Cosa fare a questo punto? Chiedere! Approfitta della prima lezione che andrai a seguire per quel determinato corso di studi e chiedi esplicitamente come procedere e fatti consigliare la metodologia migliore da applicare. Ti assicuro che, mostrando un evidente interesse, otterrai i consigli che ti serviranno per sfruttare al massimo le lezioni frontali, provare per credere!
– Usa un metodo che meglio si adatta alla tue esigenze
In base alle materie di studio, al supporto didattico fornito dal professore e alla tue preferenze, ci saranno metodi che ti risulteranno più ottimali rispetto ad altri. Trovare un metodo per “strutturare” il proprio foglio di lavoro, ti permetterà in automatico di “strutturare” anche il tuo modo di approcciare nel prendere appunti. Il metodo di Cornell è sicuramente un metodo molto efficace. Ecco di cosa si tratta:
Metodo Cornell
Il metodo Cornell è un metodo molto sistematico per prendere e revisionare i propri appunti. Fu ideato negli anni 50’ dal professore Walter Pauk della Cornell University. Si tratta di un metodo semplice, particolarmente adatto se affiancato ad un professore che insegna in modo strutturato. L’idea di base è quella di dividere il foglio in 4 parti, esattamente come in questa immagine:

Le parti 1 e 2 vanno completate rispettivamente prima e durante la lezione, mentre la le parti 3 e 4 in un secondo momento. Andiamo nel dettaglio punto per punto 🙂
1
La prima parte, con la data e le altre informazioni relative al corso, ti serviranno per catalogare tutti gli appunti presi per quella determinata materia. Inoltre, ti sarà essenziale annotare chi ha fatto la lezione perchè in alcuni casi lezioni pratiche ed esercitazioni vengono svolti dagli assistenti del professore. Sapere chi ha fatto la lezione ti aiuterà nel caso tu abbia dei dubbi e credi di aver bisogno di ulteriori spiegazioni. Dato che sai chi ha spiegato quel determinato concetto saprai anche a chi rivolgerti 😉
2
Come ti accennavo, la parte numero 2 è l’area in cui prendere appunti. Non avendo a disposizione tutto il foglio, sarai “costretto” a dover racchiudere tutte le informazioni importanti in un’area delimitata. Si tratta di un aspetto molto importante del metodo Cornell. Come ti accennavo in precedenza, l’abilità nel prendere appunti, infatti, non sta nello scrivere quanto più veloce possibile parola per parola ciò che si ascolta (anche perchè è impossibile), bensì riassumere i concetti chiave. Utilizza, quindi, la lista di abbreviazioni che hai deciso di utilizzare.
3
Questa sezione è pensata per identificare le parole chiave e/o le domande a cui quella lezione ha dato risposta. Scrivere e aggiungere informazioni aggiuntive a posteriori, ti permetterà di avere un quadro generale delle conoscenze che hai acquisito durante la lezione e delle nozioni che invece ti sono sfuggite.
4
In quest’area vengono annotate tutte le informazioni aggiuntive per quella determinata lezione: su quale libro e/o pagine trovare approfondimenti, oppure quali concetti devono essere rivisti
Come ti accennavo in precedenza, è importante per qualsiasi metodo provare e sperimentare, Se ti torvi bene, puoi anche pensare di acquistare dei quaderni con le pagine già sezionate: dai uno sguarado QUI.
Oltre a dare una struttura il metodo Cornell è particolarmente adatto per la revisione degli appunti! Il miglior modo per farlo è quello di prendere un foglio e appoggiarlo sopra la “sezione 2” .

A questo punto prova a riscrivere gli argomenti affrontati nella lezione che stai revisionando partendo dalle parole chiave e/o dalle domande che hai annotato nella sezione 3, un ottimo modo per fare un piccolo test e verificare cosa ricordi e cosa hai compreso. In questo modo, saprai come procedere.
Ho preparato dei template del Metodo Cornell che ti ho appena descritto. Il primo è un template classico, mentre il secondo è per chimica organica! Iscriviti anche tu al blog (QUI) per accedere alla libreria virtuale e scaricare gratuitamente i layouts!
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5_Motiva te stesso con obiettivi da raggiungere
Quali obiettivi vuoi raggiungere per quest’anno accademico? Avere ben chiaro in mente cosa si vuole raggiungere è importante tanto quanto sapersi organizzare. Se vuoi una piccola guida pratica che ti aiuta step by step a definire i tuoi obiettivi scarica gratuitamente la guida pratica che ho preparato per te e che si basa su evidenze scientifiche: come fa il nostro cervello a immagazzinare e selezionare quelle informazioni che ci servono per raggiungere la meta che ci siamo prefissati?
Bene, spero che questi consigli ti siano di aiuto! Viviti al meglio il tuo percorso universitario e fammi sapere! Contattami tramite i vari social network e se sei particolarmente interessato al mondo della ricerca, segui anche Metodi&Strategie podcast per ascoltare le esperienza professionali di tanti italiani (e non) nel mondo della ricerca scientifica e del manageriato.
A prestooo
Maria
Una risposta su “Come prepararsi al nuovo anno accademico”
[…] è il Metodo Cornell. Ho parlato ampiamente di questo metodo in un mio precedente articolo (QUI), ma data la sua efficacia, ho voluto ri proportelo anche in questo post e parlarti dei suoi pro e […]